IMMANUEL KANT: IL FILOSOFO DELL’ILLUMINISMO

Immanuel Kant nacque il 22 aprile 1724 a Königsberg, nella Prussia orientale (oggi Kaliningrad, Russia). Figlio di un sellaio e di una madre di grande intelligenza naturale, crebbe in un ambiente pietista che influenzò profondamente la sua formazione morale e intellettuale.

Gli Studi e la Formazione. Kant frequentò l’Università di Königsberg, dove studiò filosofia, matematica e scienze naturali. Dopo aver completato gli studi, iniziò a lavorare come precettore privato, un’esperienza che gli permise di approfondire le sue conoscenze e di sviluppare il suo pensiero filosofico.

La Carriera Accademica. Nel 1755, Kant ottenne la cattedra di logica e metafisica all’Università di Königsberg. Durante la sua carriera accademica, pubblicò numerose opere che avrebbero rivoluzionato la filosofia occidentale. Tra queste, la più famosa è senza dubbio la “Critica della ragion pura” (1781), in cui esplora i limiti e le possibilità della conoscenza umana.

Il Pensiero Filosofico. Kant è noto per il suo concetto di “imperativo categorico”, un principio etico che sostiene che le azioni devono essere giudicate in base alla loro universalità e necessità morale. Inoltre, la sua teoria del “noumeno” e del “fenomeno” ha avuto un impatto duraturo sulla metafisica e sull’epistemologia.

Le Opere Principali. Oltre alla “Critica della ragion pura”, Kant scrisse altre opere fondamentali come la “Critica della ragion pratica” (1788) e la “Critica del giudizio” (1790). Questi testi esplorano rispettivamente l’etica e l’estetica, completando il suo sistema filosofico.

Gli Ultimi Anni e l’Eredità. Kant continuò a insegnare e a scrivere fino alla sua morte, avvenuta il 12 febbraio 1804 a Königsberg. La sua eredità filosofica continua a influenzare profondamente il pensiero contemporaneo, rendendolo una delle figure più importanti della storia della filosofia.