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Massimo Gallo

PILLOLE DI FILOSOFIA: UMBERTO ECO

UMBERTO ECO: IL VIAGGIO DI UN FILOSOFO TRA PAROLE E SEGNI

Umberto Eco nacque il 5 gennaio 1932 ad Alessandria, una tranquilla cittadina del Piemonte. Figlio di un impiegato delle Ferrovie, trascorse l’infanzia tra i libri della bottega del nonno, dove iniziò a sviluppare il suo amore per la letteratura.

Gli Anni della Formazione. Eco frequentò l’Università di Torino, dove si laureò in Filosofia nel 1954. Durante questi anni, si avvicinò al mondo della semiotica, la scienza dei segni, che avrebbe poi dominato gran parte della sua carriera accademica e letteraria.

La Carriera Accademica. Dopo la laurea, Eco iniziò a lavorare come redattore culturale per la RAI e successivamente insegnò in diverse università italiane, tra cui Firenze e Milano. Nel 1971, ottenne una cattedra all’Università di Bologna, dove rimase fino alla fine della sua carriera.

Il Successo Letterario. Il 1980 segnò una svolta nella vita di Eco con la pubblicazione del suo primo romanzo, “Il nome della rosa”. Questo giallo storico, ambientato in un monastero medievale, combinava elementi di semiotica, teologia e filosofia, e divenne un successo internazionale. Nel 1988, pubblicò “Il pendolo di Foucault”, un altro romanzo che esplorava temi simili.

L’Impegno Politico e Sociale. Oltre alla sua carriera accademica e letteraria, Eco fu anche un critico culturale e commentatore politico. Scrisse numerosi saggi e articoli su vari temi, tra cui il fascismo, la comunicazione di massa e la cultura popolare.

Gli Ultimi Anni e l’Eredità. Umberto Eco continuò a scrivere e insegnare fino alla sua morte, avvenuta il 19 febbraio 2016 a Milano. La sua eredità vive attraverso le sue opere, che continuano a ispirare e influenzare studiosi e lettori di tutto il mondo.

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