ERASMO DA ROTTERDAM: IL PRINCIPE DEGLI UMANISTI

Desiderius Erasmus, noto come Erasmo da Rotterdam, nacque il 27 ottobre 1469 (o forse nel 1466) a Rotterdam, nei Paesi Bassi. Figlio illegittimo di un prete, Roger Gerard, e di Margherita, figlia di un medico, Erasmo rimase orfano nel 1483. Ricevette un’educazione eccellente presso le scuole monastiche di Deventer e ‘s-Hertogenbosch.

Opere Principali. Erasmo è celebre per l'”Elogio della follia” (1511), un’opera satirica che critica le superstizioni e le pratiche corrotte della Chiesa cattolica. Un’altra opera fondamentale è la sua edizione critica del Nuovo Testamento in greco (1516), che influenzò profondamente la teologia e la filologia del suo tempo.

Filosofia e Influenza. Erasmo fu un fervente sostenitore dell’umanesimo rinascimentale, promuovendo l’educazione classica e la riforma della Chiesa attraverso la conoscenza e la ragione. Criticò duramente gli eccessi del clero e sostenne la necessità di un ritorno ai valori cristiani originali. La sua corrispondenza con oltre 500 intellettuali dell’epoca lo rese una figura centrale nel panorama culturale europeo.

Critiche e Controversie. Nonostante fosse un critico della Chiesa cattolica, Erasmo rimase sempre fedele alla sua fede e rifiutò di unirsi alla Riforma protestante di Martin Lutero. Questa posizione gli attirò critiche sia dai cattolici che dai protestanti, ma gli permise di mantenere una certa indipendenza intellettuale.

Eredità e Rilevanza. Erasmo morì il 12 luglio 1536 a Basilea, in Svizzera. La sua eredità intellettuale continua a influenzare la filosofia, la teologia e l’educazione. Le sue opere sono ancora studiate per la loro profondità e per il loro contributo alla riforma del pensiero religioso e umanistico.