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Massimo Gallo

PILLOLE DI LETTERATURA: LEONARDO SCIASCIA

LEONARDO SCIASCIA: IL CRONISTA DELLA SICILIA E DELL’ITALIA CONTEMPORANEA

Leonardo Sciascia nacque l’8 gennaio 1921 a Racalmuto, in provincia di Agrigento. Cresciuto in una famiglia modesta, Sciascia sviluppò fin da giovane un forte legame con la sua terra natale, la Sicilia, che sarebbe diventata il fulcro della sua produzione letteraria.

Gli Studi e l’Influenza di Brancati. Nel 1935, la famiglia si trasferì a Caltanissetta, dove Sciascia frequentò l’istituto magistrale. Qui, ebbe come insegnante Vitaliano Brancati, che influenzò profondamente la sua formazione culturale e letteraria. Durante questi anni, Sciascia si appassionò alla letteratura francese e agli scrittori illuministi come Voltaire e Montesquieu.

Le Prime Esperienze Lavorative e Letterarie. Dopo aver conseguito il diploma magistrale nel 1941, Sciascia iniziò a lavorare come impiegato al Consorzio Agrario di Racalmuto. Nel 1944, sposò Maria Andronico, con cui ebbe due figlie. Durante questo periodo, iniziò a scrivere poesie e saggi, pubblicando le sue prime opere letterarie.

Il Successo Letterario e l’Impegno Civile. Il vero successo arrivò con la pubblicazione de “Il giorno della civetta” nel 1961, un romanzo che affronta il tema della mafia in Sicilia. Questo libro segnò l’inizio della sua carriera come scrittore di fama nazionale e internazionale. Sciascia continuò a esplorare temi sociali e politici nelle sue opere successive, come “A ciascuno il suo” (1966) e “Todo modo” (1974).

L’Attività Politica e Giornalistica. Negli anni ’70, Sciascia si impegnò attivamente in politica, diventando consigliere comunale a Palermo per il Partito Comunista Italiano e successivamente deputato per il Partito Radicale. Continuò anche la sua attività giornalistica, collaborando con importanti testate come “Il Corriere della Sera”.

Gli Ultimi Anni e l’Eredità. Negli ultimi anni della sua vita, Sciascia continuò a scrivere e a partecipare al dibattito pubblico, mantenendo sempre una posizione critica e indipendente. Morì il 20 novembre 1989 a Palermo. La sua eredità letteraria e il suo impegno civile continuano a influenzare la cultura italiana e internazionale.

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