ProfMassimoGallo

Prof
Massimo Gallo

PILLOLE DI LETTERATURA: PRIMO LEVI

PRIMO LEVI: IL CHIMICO CHE RACCONTÒ L’OLOCAUSTO

Primo Michele Levi nacque il 31 luglio 1919 a Torino, in una famiglia ebrea di idee liberali. Fin da piccolo, Levi mostrò una grande passione per la lettura e lo studio, eccellendo in ambito scolastico nonostante la sua timidezza e fragilità fisica.

Gli Studi e la Laurea in Chimica. Nel 1937, Levi si iscrisse all’Università di Torino, dove si laureò in chimica nel 1941 con il massimo dei voti. Durante gli anni universitari, iniziò a confrontarsi con le leggi razziali fasciste, che limitavano le opportunità per gli ebrei italiani.

La Resistenza e la Deportazione. Nel 1943, Levi si unì a un gruppo partigiano in Val d’Aosta, ma fu catturato dai nazisti e deportato ad Auschwitz nel febbraio 1944. La sua esperienza nel campo di concentramento, dove lavorò come schiavo in una fabbrica di gomma sintetica, segnò profondamente la sua vita e la sua opera.

Il Ritorno e la Carriera di Scrittore. Liberato dall’Armata Rossa nel gennaio 1945, Levi tornò a Torino dopo un lungo viaggio attraverso l’Europa orientale. Nel 1947 pubblicò il suo primo libro, “Se questo è un uomo”, un resoconto dettagliato e toccante della sua prigionia ad Auschwitz. Questo libro, insieme a “La tregua” (1963), che narra il suo viaggio di ritorno, lo rese uno degli scrittori più importanti del XX secolo.

Le Opere Principali. Tra le opere più celebri di Levi si annoverano “Il sistema periodico” (1975), una raccolta di racconti autobiografici ispirati agli elementi chimici, e “I sommersi e i salvati” (1986), una riflessione profonda sulla natura umana e la memoria dell’Olocausto. Levi scrisse anche poesie, saggi e racconti, utilizzando spesso lo pseudonimo Damiano Malabaila per le sue opere di narrativa.

Gli Ultimi Anni e la Morte. Negli ultimi anni della sua vita, Levi continuò a scrivere e a lavorare come chimico. Il 11 aprile 1987, morì a Torino in circostanze che molti ritengono essere un suicidio, anche se alcuni amici e colleghi sostengono che si trattò di un incidente.

Eredità e Riconoscimenti. L’eredità di Primo Levi vive attraverso le sue opere, che continuano a essere lette e studiate in tutto il mondo. La sua capacità di combinare scienza, letteratura e testimonianza storica lo rende una figura unica e indimenticabile nella storia della letteratura e della memoria dell’Olocausto.

Similar Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Open chat
Salve👋
Come posso essere utile?