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Massimo Gallo

PILLOLE DI FILOSOFIA: THOMAS HOBBES

THOMAS HOBBES: IL FILOSOFO DEL LEVIATANO E DELLA NATURA UMANA

Thomas Hobbes nacque il 5 aprile 1588 a Westport, vicino a Malmesbury, in Inghilterra. La sua nascita avvenne in un periodo di grande tensione, con l’incombente minaccia dell’Invincibile Armata spagnola. Suo padre, un parroco anglicano, abbandonò la famiglia dopo una lite, lasciando Hobbes e i suoi fratelli alle cure dello zio. Hobbes ricevette un’educazione classica, studiando greco e latino, e nel 1603 si iscrisse alla Magdalen Hall di Oxford.

I Viaggi in Europa e gli Incontri Intellettuali. Dopo aver completato gli studi, Hobbes divenne tutore di William Cavendish, figlio del barone di Hardwick. Questo ruolo gli permise di viaggiare in Europa, dove entrò in contatto con importanti figure del panorama culturale e scientifico del tempo. Durante un viaggio in Italia, probabilmente incontrò Galileo Galilei, mentre in Francia conobbe René Descartes. Questi incontri influenzarono profondamente il suo pensiero, portandolo a sviluppare un interesse per la geometria e la filosofia naturale.

La Fuga a Parigi e le Opere Filosofiche. Nel 1640, a causa delle tensioni politiche in Inghilterra, Hobbes si rifugiò a Parigi. Qui, iniziò a lavorare sulle sue opere principali, tra cui il “De Cive” (1642) e il “Leviatano” (1651). Quest’ultimo, considerato il suo capolavoro, esplora la natura umana e la necessità di un governo forte per evitare il caos dello stato di natura, descritto come un “bellum omnium contra omnes” (guerra di tutti contro tutti).

Il Ritorno in Inghilterra e le Controversie. Nel 1651, Hobbes tornò in Inghilterra, dove continuò a scrivere e a partecipare a dibattiti intellettuali. Le sue idee, tuttavia, suscitarono molte controversie, specialmente per la sua difesa dell’assolutismo monarchico e le sue critiche alla religione organizzata. Nonostante le critiche, Hobbes rimase una figura influente, contribuendo significativamente al dibattito politico e filosofico del suo tempo.

Gli Ultimi Anni e l’Eredità. Thomas Hobbes morì il 4 dicembre 1679 a Hardwick Hall. La sua eredità intellettuale è vasta e duratura, influenzando non solo la filosofia politica, ma anche la teoria del diritto e la scienza politica. Hobbes è ricordato come un pensatore che ha saputo analizzare con rigore la natura umana e le strutture del potere, lasciando un’impronta indelebile nella storia del pensiero occidentale.

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