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Massimo Gallo

JACK LONDON (1876-1916)

JACK LONDON: L’AVVENTURIERO DELLA PENNA

Jack London, all’anagrafe John Griffith Chaney, nacque il 12 gennaio 1876 a San Francisco, California. Figlio di Flora Wellman e probabilmente dell’astrologo William Chaney, Jack ebbe un’infanzia travagliata. Sua madre, una spiritualista, lo affidò a una vicina per l’allattamento, e il giovane Jack crebbe in un ambiente povero ma ricco di stimoli intellettuali.

Gioventù e Prime Avventure. A soli 14 anni, Jack lasciò la scuola per sfuggire alla povertà e cercare avventure. Navigò nella baia di San Francisco, lavorando come pescatore e persino rubando ostriche. La sua sete di avventura lo portò in Giappone come marinaio e in giro per gli Stati Uniti come vagabondo, vivendo esperienze che avrebbero influenzato profondamente la sua scrittura.

L’Inizio della Carriera Letteraria. Nel 1897, Jack si unì alla corsa all’oro del Klondike, un’esperienza che ispirò molte delle sue opere più famose. Tornato a casa senza fortuna, decise di dedicarsi alla scrittura. Dopo aver studiato le riviste dell’epoca, iniziò a scrivere racconti di avventura, guadagnandosi rapidamente un posto nel panorama letterario americano.

Le Opere Più Famose. Tra le sue opere più celebri, “Il richiamo della foresta” (1903) e “Zanna Bianca” (1906) spiccano per la loro rappresentazione cruda e realistica della lotta per la sopravvivenza nella natura selvaggia. Altre opere note includono “Martin Eden” (1909), un romanzo semi-autobiografico che riflette le sue lotte personali e professionali, e “Il tallone di ferro” (1908), una distopia che esplora temi di lotta di classe e socialismo.

Vita Personale e Morte. Jack London si sposò due volte: prima con Elizabeth Maddern nel 1900, da cui divorziò nel 1904, e poi con Charmian Kittredge nel 1905. La sua vita fu segnata da alti e bassi, inclusi problemi di salute e finanziari. Morì prematuramente il 22 novembre 1916 a Glen Ellen, California, a soli 40 anni.

Eredità e Influenza. Nonostante la sua breve vita, Jack London lasciò un’impronta indelebile nella letteratura americana. Le sue storie di avventura e sopravvivenza continuano a ispirare lettori di tutte le età, e il suo stile vigoroso e realistico ha influenzato generazioni di scrittori.

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L’esperienza nel collegio correzionale, i centri di rieducazione, la vita da pescatore clandestino di ostriche, poi marinaio e operaio in una fabbrica di conserve, raccoglitore di cotone, cercatore d’oro e infine scrittore.

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