LOUIS-FERDINAND CÉLINE: UN VIAGGIO TRA VITA E LETTERATURA

Louis-Ferdinand Céline, nato Louis Ferdinand Auguste Destouches, venne al mondo il 27 maggio 1894 a Courbevoie, vicino Parigi. Figlio di un impiegato assicurativo e di una proprietaria di un negozio di merletti, trascorse un’infanzia segnata dalle ristrettezze economiche e dalla mentalità conservatrice della sua famiglia.

Giovinezza e Prima Guerra Mondiale. Nel 1912, a soli diciotto anni, Céline si arruolò volontario nell’esercito francese. Due anni dopo, durante una missione nelle Fiandre Occidentali, rimase gravemente ferito e fu decorato con la Médaille militaire e la Croce di guerra. Questo periodo segnò profondamente la sua visione del mondo e influenzò molte delle sue opere future.

Studi e Carriera Medica. Dopo la guerra, Céline completò i suoi studi in medicina, ottenendo il diploma nel 1924. Lavorò come medico in diverse missioni internazionali per la Lega delle Nazioni, viaggiando in Africa e negli Stati Uniti. Queste esperienze arricchirono il suo bagaglio culturale e umano, fornendo materiale per i suoi scritti.

L’Esordio Letterario. Il 1932 segnò l’uscita del suo capolavoro, “Viaggio al termine della notte” (Voyage au bout de la nuit), un romanzo che esplora la miseria umana con uno stile innovativo e un linguaggio crudo. Questo libro lo consacrò come uno degli scrittori più influenti del XX secolo.

Controversie e Antisemitismo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Céline si espresse a favore del collaborazionismo con la Germania nazista e pubblicò pamphlet violentemente antisemiti. Queste posizioni lo resero una figura controversa e lo portarono all’emarginazione culturale dopo il 1945.

Gli Ultimi Anni. Dopo la guerra, Céline visse in esilio in Danimarca per alcuni anni prima di tornare in Francia. Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Meudon, dove continuò a scrivere fino alla sua morte, avvenuta il 1º luglio 1961.

Eredità Letteraria. Nonostante le sue posizioni politiche controverse, l’influenza di Céline sulla letteratura moderna è innegabile. Il suo stile unico, caratterizzato da un linguaggio colloquiale e un uso innovativo della punteggiatura, ha ispirato numerosi scrittori, tra cui Charles Bukowski.

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Raccontare Céline significa, prima di tutto, raccontare il suo scandolo. Nello stesso scrittore coesistono la bellezza della lingua e il racconto dei dolori dell’umanità del Novecento. Un programma di Edoardo Camurri.

Documentario RAI
Sulle tracce degli scrittori
Punto di svolta
Conduce Edoardo Camurri