L’ELISIONE: APOSTROFO SÌ
L’ELISIONE: APOSTROFO SÌ
lo amico –> l’amico
una amica –> un’amica
come era –> com’era
La vocale finale non accentata di una parola cade di fronte alla vocale iniziale della parola seguente. Al posto della vocale caduta compare un apostrofo. Questo fenomeno è chiamato elisione, dal latino elidere che significa ‘cancellare’.
LA REGOLA
L’elisione è obbligatoria:
• con gli articoli lo e la e con le preposizioni composte con questi articoli: l’uomo, l’uva, dall’amica, sull’albero;
• con l’articolo indeterminativo una e con tutti gli aggettivi indefiniti suoi composti (qualcuna, nessuna ecc.): un’ape, un’immagine, qualcun’altra, nessun’altra;
• con l’aggettivo dimostrativo quello-a: quell’uomo, quell’anno, quell’epoca;
• con gli aggettivi bello-a/santo-a: bell’amico, bell’amica, Sant’Agostino, Sant’Agata;
• con l’avverbio ci davanti a voci verbali che iniziano per e: c’è, c’erano, c’entra;
• con la congiunzione anche seguita da pronomi personali io, egli, essa, esso, essi, esse: anch’io; anch’egli, anch’essa ecc.;
• in alcune formule fisse come mezz’ora, tutt’altro, d’altronde, d’ora in poi, pover’uomo, buon’anima.
L’elisione è facoltativa (è più usata, ma non è obbligatoria):
• con la preposizione di: d’invitare, d’intesa oppure di invitare, di intesa;
• con i pronomi personali lo, la, mi, ti, si, vi, ne: l’incontrai, l’ospitò, m’avvicinai, t’avviserò, oppure lo incontrai, lo ospitò, mi avvicinai, ti avviserò;
• con l’avverbio/congiunzione come seguito dal verbo essere: com’era bello, com’è divertente oppure come era bello, come era divertente;
• con l’aggettivo questo-a: quest’avventura, quest’amica, quest’ultimo giorno oppure questa avventura, questa amica, questo ultimo giorno.
L’elisione è vietata:
• con gli articoli, gli aggettivi e le preposizioni seguiti da parole che iniziano con i semiconsonantica (i seguita da un’altra vocale): la iena, lo iato, di ieri;
• con il pronome atono ci (noi, a noi) seguito da una vocale diversa da i: ci affatica, ci affida; ci odia, ci entusiasma ma c’invita;
• con i pronomi atoni le, li in funzione di complemento oggetto (le odiavo, le amavo, li invidiava, li insultarono) e con il pronome le in funzione di complemento di termine ( le approvarono il progetto, le scriverò una lettera);
• con la preposizione da, per non confonderla con la preposizione di: vado da un amico, vengo da Ancona, appartamento da affittare. Questa preposizione si elide solo nelle locuzioni d’ora in avanti, d’ora in poi, d’altra parte, d’altronde.
DA SAPERE
Qual va sempre scritto senza apostrofo, anche se è femminile: qual è il giorno giusto? Qual è la donna di cui parlavi? Con qual, infatti, non mettiamo l’apostrofo perché non si tratta di un’elisione bensì di un troncamento, che non richiede l’apostrofo.