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Massimo Gallo

PILLOLE DI LETTERATURA: GIUSEPPE UNGARETTI

GIUSEPPE UNGARETTI: IL POETA DELL’ERMETISMO

Giuseppe Ungaretti nacque l’8 febbraio 1888 ad Alessandria d’Egitto, in un quartiere periferico chiamato Moharrem Bek. Figlio di genitori italiani originari della provincia di Lucca, perse il padre, un operaio impiegato allo scavo del canale di Suez, quando aveva solo due anni. La madre, Maria Lunardini, gestiva un forno per mantenere la famiglia e garantire gli studi al giovane Giuseppe.

Gli Studi e il Trasferimento in Francia. Ungaretti frequentò la prestigiosa École artistique Jacot ad Alessandria, dove sviluppò un amore precoce per la poesia. Nel 1912 si trasferì a Parigi per studiare alla Sorbona, entrando in contatto con importanti intellettuali e artisti dell’epoca, tra cui Guillaume Apollinaire e Pablo Picasso.

La Prima Guerra Mondiale e “Il Porto Sepolto”. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Ungaretti si arruolò volontario nel Regio Esercito Italiano. Le esperienze al fronte influenzarono profondamente la sua poetica, portandolo a scrivere “Il Porto Sepolto” nel 1916, una raccolta di poesie che rifletteva la brutalità e l’assurdità della guerra.

Tra le Due Guerre: “L’Allegria” e “Sentimento del Tempo”. Dopo la guerra, Ungaretti continuò a scrivere e pubblicare. Nel 1931 uscì “Sentimento del Tempo”, una raccolta che segnava un’evoluzione verso una poesia più meditativa e riflessiva. Durante questo periodo, insegnò letteratura italiana all’Università di Roma e divenne una figura di spicco nel panorama letterario italiano.

La Seconda Guerra Mondiale e il Dopoguerra. La Seconda Guerra Mondiale portò nuove sofferenze nella vita di Ungaretti, tra cui la perdita del figlio Antonietto nel 1939. Questo dolore si rifletté nelle sue opere successive, come “Il Dolore” del 1947, dove esplorava temi di lutto e sofferenza umana.

Gli Ultimi Anni e il Riconoscimento. Negli ultimi anni della sua vita, Ungaretti ricevette numerosi riconoscimenti per il suo contributo alla letteratura. Morì il 1º giugno 1970 a Milano, lasciando un’eredità poetica che continua a influenzare generazioni di lettori e scrittori. Giuseppe Ungaretti è ricordato come uno dei principali esponenti dell’Ermetismo, un movimento che cercava di esprimere l’inesprimibile attraverso una poesia essenziale e concentrata. Le sue opere, caratterizzate da una profonda introspezione e una ricerca costante del significato della vita, rimangono tra le più importanti della letteratura italiana del XX secolo.

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Documentario RAI
I grandi della letteratura italiana
Conduce: Edoardo Camurri
Scrittore, giornalista e conduttore televisivo
(Laureato all’Università degli Studi di Torino) 

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