ALBERTO MORAVIA: IL NARRATORE DELLA CRISI BORGHESE

Alberto Moravia, nato Alberto Pincherle, venne al mondo il 28 novembre 1907 a Roma, in una famiglia benestante e intellettuale. Fin da giovane, Moravia fu afflitto da una grave forma di tubercolosi ossea, che lo costrinse a lunghi periodi di convalescenza e isolamento. Durante questi anni, sviluppò una passione per la lettura e la scrittura, che divenne il suo rifugio e la sua vocazione.

Gli Studi e l’Esordio Letterario. Nonostante la malattia, Moravia riuscì a completare i suoi studi in modo irregolare e, nel 1929, pubblicò a sue spese il suo primo romanzo, “Gli indifferenti”. Questo libro, che esplora la crisi morale e l’alienazione della borghesia italiana, è considerato uno dei capolavori della letteratura del XX secolo.

La Carriera di Giornalista e Scrittore. Negli anni successivi, Moravia alternò l’attività di romanziere a quella di giornalista, scrivendo per diverse testate e viaggiando molto. Durante il regime fascista, a causa delle sue origini ebraiche, dovette firmare alcune delle sue opere con pseudonimi. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Moravia continuò a scrivere romanzi, racconti e saggi, diventando una delle voci più influenti della letteratura italiana.

Le Opere Principali. Tra le opere più celebri di Moravia si annoverano “Il conformista” (1947), un romanzo che critica il conformismo sociale e politico del fascismo, e “La ciociara” (1957), che racconta le vicende di una madre e una figlia durante la guerra. Altre opere importanti includono “La noia” (1960) e “Racconti romani” (1954), che esplorano temi come l’alienazione e la crisi esistenziale.

Gli Ultimi Anni e la Morte. Negli ultimi anni della sua vita, Moravia continuò a scrivere e a partecipare attivamente alla vita culturale italiana. Morì il 26 settembre 1990 a Roma, lasciando un’eredità letteraria che continua a influenzare scrittori e lettori di tutto il mondo.

Eredità e Riconoscimenti. L’eredità di Alberto Moravia vive attraverso le sue opere, che continuano a essere lette e studiate per la loro profondità e attualità. La sua capacità di analizzare e criticare la società borghese, unita a uno stile narrativo preciso e incisivo, lo rende una figura centrale nella letteratura del Novecento.