KARL POPPER: IL FILOSOFO DELLA SCIENZA E DELLA LIBERTÀ

Karl Raimund Popper nacque il 28 luglio 1902 a Vienna, in Austria. Cresciuto in una famiglia della media borghesia di origini ebraiche, Popper mostrò fin da giovane un grande interesse per la filosofia e le scienze.

Formazione e Prime Esperienze. Popper studiò matematica, fisica e psicologia all’Università di Vienna, dove conseguì il dottorato nel 1928. Durante questo periodo, fu influenzato dalle teorie di Albert Einstein, che lo portarono a rifiutare il marxismo e ad abbracciare un approccio più critico e scientifico.

La Logica della Scoperta Scientifica. Nel 1934, Popper pubblicò la sua opera più celebre, “Logik der Forschung” (La Logica della Scoperta Scientifica), in cui introdusse il concetto di falsificabilità come criterio per distinguere la scienza dalla pseudoscienza. Questo lavoro lo rese uno dei filosofi della scienza più influenti del XX secolo.

L’Esilio e la Carriera Accademica. A causa dell’ascesa del nazismo, Popper emigrò in Nuova Zelanda nel 1937, dove insegnò filosofia al Canterbury University College fino al 1945. Successivamente, si trasferì a Londra, dove divenne professore di logica e metodo scientifico alla London School of Economics.

Opere Principali e Contributi. Oltre a “La Logica della Scoperta Scientifica”, Popper scrisse numerose altre opere importanti, tra cui “The Open Society and Its Enemies” (1945), “The Poverty of Historicism” (1957) e “Conjectures and Refutations” (1963). Questi lavori esplorarono temi come la democrazia, la libertà e la critica dello storicismo.

Gli Ultimi Anni e l’Eredità. Popper fu insignito del titolo di cavaliere nel 1965 e continuò a scrivere e a insegnare fino alla sua morte, avvenuta il 17 settembre 1994 a Croydon, in Inghilterra. La sua eredità vive attraverso le sue opere e il suo contributo alla filosofia della scienza e alla difesa della società aperta.