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Massimo Gallo

Educazione motoria

L'apparato muscolare

Apparato locomotore – L’apparato muscolare

I muscoli rappresentano il principale costituente della massa corporea, fornendo dal 40 al 50% del peso del corpo. I muscoli scheletrici del corpo umano costituiscono la componente attiva dell’apparato locomotore. Sono muscoli volontari, cioè sono soggetti al controllo che avviene tramite impulsi di eccitazione, cui consegue la contrazione del muscolo medesimo. Altrettanto rapido, rispetto alla contrazione, è il rilasciamento dei muscoli, e ciò consente l’esecuzione di movimenti anche di ridottissima entità e ad elevata frequenza. Alla contrazione di uno o, più frequentemente, di più muscoli, consegue l’esecuzione del movimento di un segmento corporeo.

I muscoli scheletrici prendono origine e hanno inserzione nelle ossa tramite i tendini, strutture legamentose dotate di particolare robustezza, e sono formati da tessuto muscolare striato.

Sulla base delle caratteristiche istologiche e fisiologiche, infatti, il tessuto muscolare viene suddiviso in tessuto muscolare liscio e tessuto muscolare striato. Il tessuto muscolare striato costituisce anche buona parte della massa cardiaca (miocardio).

I muscoli lisci hanno la funzione di spingere materiali dentro e fuori il corpo; rivestono le pareti di tutti quegli apparati devoluti alla vita vegetativa (vasi sanguigni, stomaco, intestino) e si trovano anche all’interno del globo oculare e nei muscoli erettori dei peli. Sono muscoli involontari.

I muscoli striati costituiscono il sistema muscolare che è alla base della postura e del movimento del corpo. Sono muscoli volontari che rispondono con eccezionale velocità agli impulsi nervosi, contraendosi rapidamente ed intensamente. Fa eccezione il muscolo cardiaco, che è un muscolo striato ma involontario.

   I muscoli si possono classificare in base:

  • alla forma (muscolo deltoide, muscolo quadrato dei lombi, muscolo romboide, muscolo trapezio ecc.);
  • all’azione che essi svolgono (muscoli flessori, muscoli estensori, muscoli pronatori, muscoli adduttori, muscoli abduttori ecc.);
  • alla forma e alla funzione (muscolo pronatore rotondo, muscolo pronatore quadrato);
  • all’organo servito (muscoli laringei, muscoli esofagei, muscoli gastrici);
  • alle ossa alle quali sono collegati (muscoli tibiali, muscoli peronieri);
  • alla loro direzione (obliqui, retti, trasversi).

Un’altra classificazione viene fatta in base ai punti di origine dei muscoli:

  • monocipiti: hanno un solo punto di origine;
  • bicipiti: hanno due punti di origine;
  • tricipiti: hanno tre punti di origine;
  • quadricipiti: hanno quattro punti di origine

   Si definisce muscolo agonista il muscolo la cui contrazione determina il movimento. Il muscolo che si contrappone all’agonista con un movimento opposto è detto antagonista. I muscoli che collaborano con l’agonista nel determinare un movimento sono detti sinergici.

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